Esplorando il pianeta Covert

Le persone narcisiste covert hanno un “funzionamento” differente su alcuni aspetti chiave della vita di relazione, ad esempio una capacità autocritica ridotta o, in alcuni casi, inesistente. Inoltre, un narcisista covert non pratica l’empatia poiché essa lo espone a rivivere i dolori della ferita narcisistica a partire dalla quale ha sviluppato nel tempo la sua struttura di personalità. Quali esempi possiamo fare di situazioni reali?

Le persone narcisiste, in particolare quelle di tipo “covert” o “vulnerabile”, possono manifestare la loro narcisismo in modi meno evidenti rispetto alle persone narcisiste di tipo “overt” o “grandioso”. Tuttavia, la mancanza di autocritica e la limitata capacità empatica sono tratti comuni a entrambi i tipi di narcisismo. Ecco alcuni esempi di situazioni reali che potrebbero riguardare un narcisista covert:

  1. Evitamento di responsabilità: Quando qualcosa va storto, un narcisista covert potrebbe incolpare sempre gli altri o le circostanze esterne, piuttosto che riconoscere il proprio ruolo nel problema.
  2. Vittimismo: Anche quando sono chiaramente in errore, potrebbero rappresentarsi come vittime, cercando simpatia e comprensione, invece di ammettere i propri errori.
  3. Invidia nascosta: Potrebbero non esprimere apertamente invidia, ma potrebbero fare commenti sottili o comportarsi in modo passivo-aggressivo verso persone che percepiscono come minacciose o superiori.
  4. Aspettative irrealistiche: Si aspettano che gli altri li trattino in modo speciale o che rispondano ai loro bisogni senza che essi debbano nemmeno esprimerli.
  5. Difficoltà nelle relazioni intime: A causa della loro limitata capacità empatica, hanno difficoltà a comprendere e rispondere alle esigenze emotive del partner.
  6. Reazioni eccessive: Fronteggiano le critiche o la disapprovazione con reazioni sproporzionate, come rabbia intensa o ritiro emotivo.
  7. Ricerca di attenzione indiretta: Mentre un narcisista overt potrebbe cercare apertamente ammirazione e lode, un narcisista covert potrebbe farlo in modo più sottile, come con l’autocommiserazione o raccontando storie in cui egli è implicitamente la “star”.
  8. Sentimenti di insufficienza: Nonostante possano sembrare sicuri esternamente, all’interno potrebbero lottare con sentimenti profondi di non essere abbastanza bravi.

È importante notare che il narcisismo è uno spettro, non una serie standardizzata di comportamenti e non tutte le persone con tendenze narcisistiche manifesteranno tutti questi comportamenti. Inoltre, non tutti quelli che manifestano questi comportamenti sono necessariamente narcisisti. La diagnosi di disturbo di personalità narcisistico dovrebbe essere fatta da un professionista della salute mentale.

Parliamo dell’autostima e della dipendenza dagli altri dei narcisisti covert

L’autostima e la dipendenza dagli altri sono concetti strettamente intrecciati quando si parla di narcisismo covert. Ecco come questi aspetti si manifestano spesso nelle persone con tendenze narcisistiche covert:

  1. Autostima fragile: Mentre un narcisista overt può sembrare avere un’eccessiva autostima, un narcisista covert spesso lotta con una base di autostima molto fragile. Questo può manifestarsi come un profondo senso di vergogna, insufficienza o sentimento di non essere abbastanza bravo, competente, assiduo, focalizzato sui suoi obiettivi.
  2. Dipendenza dagli altri per la validazione: A causa della loro autostima instabile, i narcisisti covert dipendono pesantemente dagli altri per la validazione. Hanno bisogno di rassicurazioni esterne per sentirsi validi o accettati. Questa dipendenza può manifestarsi come una continua ricerca di approvazione, ascolto attivo, complimenti o attenzioni, anche se spesso in modo sottile o indiretto.
  3. Sensibilità alle critiche: La loro autostima precaria rende i narcisisti covert particolarmente sensibili alle critiche. Qualsiasi critica o percezione di disapprovazione può essere vissuta come un attacco devastante al loro senso di sé, alla loro identità, portando a reazioni difensive eccessive, chiuse ad ogni possibilità di discussione organizzata.
  4. Ritiro emotivo: In situazioni in cui si sentono minacciati o messi in imbarazzo, potrebbero ritirarsi emotivamente. Questo può essere un meccanismo di difesa per proteggere la loro fragile autostima. In queste fasi di ritiro essi si ripetono i loro mantra vittimistici, di incomprensione degli altri. Escono da queste fasi prevalentemente attivando linee di rifornimento narcisistico utilizzando interlocutori empatici e non coinvolti nelle conseguenze dei comportamenti del covert.
  5. Relazioni basate sull’approvazione: Le loro relazioni possono essere fortemente influenzate dalla necessità di validazione. Ciò può portare a relazioni squilibrate, dove il narcisista covert si avvicina a persone che continuamente li rassicurano o li lodano, evitando o allontanando chi non fa ciò.
  6. Comparazione costante con gli altri: Un narcisista covert può continuamente confrontarsi con gli altri, misurando il proprio valore in relazione a quello degli altri. Questo può portare a invidia o rabbia verso coloro che percepiscono come più fortunati o “falsamente” migliori di loro.
  7. Falsa umanità: Per compensare la loro bassa autostima e per guadagnare l’approvazione altrui, possono presentarsi come umili o “troppo umani”, pur continuando a cercare l’attenzione e la validazione in modo nascosto.

In sintesi, mentre i narcisisti overt manifestano il loro bisogno di ammirazione in modo aperto e diretto, i narcisisti covert agiscono questi bisogni in modo più sottile e indiretto. La loro precaria autostima e la dipendenza dalla validazione esterna li rendono particolarmente vulnerabili alle dinamiche interpersonali e alle percezioni di disapprovazione o critica.

Quali sono i maggiori ostacoli che fronteggiano i covert per chiedere un aiuto vero, non manipolatorio a persone o terapeuti?

I narcisisti covert, come tutti quelli con tratti narcisistici, possono affrontare una serie di ostacoli interni ed esterni quando cercano un aiuto genuino. Questi ostacoli possono includere:

  1. Vergogna profonda: La vergogna è spesso al centro del narcisismo covert. Ammettere di avere un problema o di aver bisogno di aiuto può esacerbare questa vergogna, rendendo difficile per loro cercare sostegno.
  2. Paura della vulnerabilità: Essere aperti riguardo ai propri sentimenti o problemi può sembrare troppo rischioso. La vulnerabilità può essere vista come una debolezza e mostrare debolezza è qualcosa che molti narcisisti cercano di evitare a tutti i costi.
  3. Difese egoiche forti: I narcisisti covert hanno sviluppato meccanismi di difesa per proteggere il loro fragile senso di sé. Questi possono includere negazione, razionalizzazione o proiezione. Queste difese possono ostacolare la capacità di riconoscere la necessità di aiuto o di accettare feedback onesto.
  4. Diffidenza verso gli altri: Potrebbero dubitare delle intenzioni degli altri, inclusi terapeuti o altre figure significative inclusi i partner e temere di essere giudicati o fraintesi. Temono che aprirsi ai punti di vista degli altri possa renderli ricattabili e quindi incapaci di reagire liberamente in ogni situazione. Questo li rende in preda ad un pericolo imminente di restrizione della propria libertà.
  5. Attese irrealistiche: Possono aspettarsi soluzioni rapide o che il terapeuta li “aggiusti” senza che debbano fare un vero lavoro interiore. Se queste aspettative non vengono soddisfatte, potrebbero abbandonare la terapia prematuramente.
  6. Ricerca di validazione: Anche in terapia, potrebbero cercare validazione o approvazione, piuttosto che affrontare veramente i loro problemi. Ciò può interferire con il processo terapeutico.
  7. Falsa presentazione di sé: A causa della loro necessità di apparire in un certo modo, possono avere difficoltà ad essere onesti riguardo ai propri problemi o sentimenti, anche in un contesto terapeutico.
  8. Stigma sociale: Come molti individui con problemi di salute mentale, possono anche preoccuparsi dello stigma associato alla ricerca di aiuto psicologico.

Per superare questi ostacoli, è essenziale che il terapeuta stabilisca un ambiente sicuro, non giudicante e rispettoso. La comprensione e l’empatia del terapeuta possono aiutare a sfidare e abbattere alcune di queste barriere, consentendo al narcisista covert di iniziare il processo di guarigione e crescita.

Esistono tecniche di trattamento delle criticità di una personalità covert?

Ci sono molti studi e approcci terapeutici focalizzati sulla comprensione e sul trattamento del disturbo di personalità narcisistico e dei tratti narcisistici, compresi quelli di tipo covert.

Ecco alcune considerazioni e approcci terapeutici per lavorare con individui con tratti narcisistici covert:

  1. Psicoterapia Psicodinamica: Questo approccio esplora i modelli profondamente radicati di pensiero e comportamento dell’individuo, cercando di capire e risolvere i conflitti inconsci. Una terapia psicodinamica può aiutare un narcisista covert a esplorare e risolvere le fonti di vergogna, insicurezza e altre problematiche emotive.
  2. Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questo approccio si concentra sulla correzione dei modelli di pensiero distorti e sullo sviluppo di strategie per gestire comportamenti e reazioni disfunzionali.
  3. Terapia Schema-Focused: Questa terapia aiuta gli individui a identificare e modificare gli “schemi” o modelli di pensiero malsani che hanno sviluppato durante l’infanzia e che influenzano il loro comportamento da adulti.
  4. Terapia Interpersonale: Può aiutare le persone con tratti narcisistici covert a sviluppare competenze relazionali, migliorare la loro empatia e comprendere meglio le dinamiche delle loro relazioni.
  5. Gruppi Terapeutici: I gruppi possono offrire un ambiente in cui gli individui con tratti narcisistici possono ricevere feedback onesti sui loro comportamenti e interazioni, aiutandoli a sviluppare una maggiore consapevolezza e empatia.

È importante notare che non esiste una “cura” o “conversione” per il narcisismo o per qualsiasi altro disturbo di personalità. Tuttavia, con un trattamento appropriato e un impegno da parte dell’individuo, è possibile per le persone con tratti narcisistici, inclusi quelli covert, sviluppare una maggiore consapevolezza delle loro problematiche e lavorare per migliorare i loro comportamenti e relazioni.

La chiave è che l’individuo deve riconoscere la necessità di cambiare e impegnarsi nel processo terapeutico. La motivazione al cambiamento è un fattore cruciale nel successo del trattamento.

Esistono statistiche sul successo dei trattamenti per mitigare i tratti covert?

Il trattamento del disturbo di personalità narcisistico, compresi i tratti di tipo covert, è complesso e sfidante. Tuttavia, ci sono ricerche che suggeriscono che la psicoterapia può essere efficace nel trattare i tratti narcisistici e migliorare la qualità della vita del paziente.

Le statistiche sul successo del trattamento variano in base agli studi, ai metodi di trattamento e alle definizioni di “successo”. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Definizione di Successo: Prima di tutto, è importante definire cosa significa “successo” in termini di trattamento. Per alcuni, può significare una riduzione dei sintomi, mentre per altri può significare miglioramenti nelle relazioni o nella qualità della vita generale.
  2. Complessità del Disturbo: Il disturbo di personalità narcisistico è multifaccettato, e gli individui possono presentare una vasta gamma di sintomi e comportamenti. Pertanto, il trattamento potrebbe avere successo in alcuni aspetti ma non in altri.
  3. Motivazione del Paziente: La motivazione del paziente a cambiare è un fattore cruciale nel successo del trattamento. Le persone che riconoscono i loro problemi e sono impegnate nel processo terapeutico tendono ad avere esiti migliori.
  4. Durata del Trattamento: La terapia per i disturbi di personalità spesso richiede un impegno a lungo termine. Gli effetti positivi potrebbero non essere immediatamente visibili ma potrebbero emergere nel corso del tempo.

Diversi studi hanno esaminato l’efficacia dei trattamenti per il disturbo di personalità narcisistico. Ad esempio, alcuni studi suggeriscono che la terapia cognitivo-comportamentale può essere efficace nel ridurre i sintomi narcisistici. Altri studi hanno esplorato l’efficacia della terapia psicodinamica o della terapia focalizzata sugli schemi.

Tuttavia, è importante notare che la ricerca in questo campo è ancora in corso, e non esiste un consenso universale sulla migliore modalità di trattamento. Ciò che è chiaro è che la terapia personalizzata, che considera le esigenze e le circostanze individuali del paziente, ha le maggiori probabilità di successo.

In sintesi, mentre esistono ricerche che suggeriscono che il trattamento può essere efficace per le persone con tratti narcisistici covert, le statistiche esatte e gli esiti variano. La chiave è trovare un approccio terapeutico adatto all’individuo e garantire un impegno a lungo termine nel processo di trattamento.

Quali sono le conseguenze a cui va incontro un covert dal punto di vista esistenziale, lavorativo, relazionale e di copertura del ruolo genitoriale?

Le persone con tratti narcisistici covert possono affrontare una serie di sfide e conseguenze in vari ambiti della loro vita. Esaminiamo ciascun dominio:

  1. Esistenziale:
    • Senso di Vuoto: Potrebbero sentirsi vuoti o insoddisfatti nella vita, nonostante i successi esteriori.
    • Crisi di Identità: Possono lottare con chi sono veramente, poiché la loro identità potrebbe essere fortemente legata alla percezione degli altri.
    • Ricerca di Significato: Potrebbero cercare costantemente conferme esterne per dare un senso alla loro esistenza, anziché trovare un significato intrinseco.
  2. Lavorativo:
    • Relazioni Tese: Potrebbero avere difficoltà nelle relazioni con i colleghi, specialmente se sentono che non vengono apprezzati o rispettati.
    • Performance Variabile: Anche se possono avere successi notevoli, la loro performance potrebbe essere inconsistente a causa della loro necessità di validazione.
    • Difficoltà con la Critica: Potrebbero reagire in modo eccessivo alla critica o al feedback negativo, percependolo come un attacco personale.
    • Evitamento di Posizioni di Leadership: A causa della loro insicurezza, potrebbero evitare posizioni che richiedono autorità o visibilità.
  3. Relazionale:
    • Relazioni Superficiali: Possono avere difficoltà a stabilire relazioni profonde e significative, poiché possono temere la vulnerabilità.
    • Dipendenza Emotiva: Potrebbero dipendere fortemente dagli altri per l’autostima e la validazione.
    • Manipolazione: Potrebbero usare la manipolazione, anche inconsciamente, per ottenere ciò che desiderano nelle relazioni.
    • Isolamento: A causa delle tensioni nelle relazioni, potrebbero finire per isolarsi o avere pochi amici intimi.
  4. Ruolo Genitoriale:
    • Aspettative elevate: Potrebbero avere aspettative irrealistiche per i loro figli, sperando che essi riflettano positivamente su di loro.
    • Incoerenza: La loro necessità di validazione può portare a comportamenti genitoriali incoerenza.
    • Trasmissione dei tratti: C’è il rischio che i figli adottino comportamenti e atteggiamenti simili, poiché i modelli di comportamento dei genitori possono influenzare lo sviluppo del bambino.

È importante notare che non tutti con tratti narcisistici covert avranno queste conseguenze nella loro vita, e la gravità e la natura delle sfide possono variare da individuo a individuo. La terapia e il supporto possono aiutare a mitigare alcune di queste difficoltà e a promuovere comportamenti e atteggiamenti più sani.

È più corretto parlare di “spettro narcisistico” piuttosto che di un profilo di comportamento molto uniforme, standardizzato. È corretto?

Sì, è corretto. Il termine “spettro narcisistico” viene utilizzato per indicare che esiste una vasta gamma di manifestazioni e intensità dei tratti narcisistici. Non tutti quelli che presentano tratti narcisistici avranno un disturbo di personalità narcisistico completo (DPN), e la presenza e la severità di questi tratti possono variare notevolmente tra gli individui.

Ecco alcune cose da considerare riguardo allo “spettro narcisistico”:

  1. Grado di Intensità: Alcune persone potrebbero avere solo pochi tratti narcisistici lievi, mentre altre potrebbero presentare un quadro più grave e pervasivo di comportamenti e atteggiamenti narcisistici.
  2. Tipologia: Esistono diverse “sottotipologie” di narcisismo, tra cui il narcisismo overt (palese) e covert (occulto). Mentre il narcisismo overt si manifesta con comportamenti grandiosi, necessità di ammirazione e mancanza di empatia, il narcisismo covert può esprimersi con insicurezza, sensibilità alle critiche e sentimenti di vergogna.
  3. Adattativo vs. Patologico: Un certo grado di narcisismo può essere considerato normale e persino adattativo. Ad esempio, avere una sana autostima o sentirsi fieri dei propri successi non è necessariamente patologico. Tuttavia, quando questi tratti diventano estremi e interferiscono con la vita quotidiana e le relazioni, possono diventare problematici.
  4. Comorbilità: Le persone con tratti narcisistici possono anche presentare altri problemi di salute mentale, come disturbi d’ansia, depressivi o altri disturbi di personalità, che possono influenzare la presentazione complessiva del narcisismo.
  5. Fattori causali e influenze: Esistono molteplici fattori, tra cui genetica, ambiente familiare, esperienze precoci e dinamiche culturali, che possono influenzare la manifestazione del narcisismo in un individuo.

In conclusione, il concetto di “spettro narcisistico” riconosce che il narcisismo non è un fenomeno uniforme o standardizzato. Piuttosto, è una gamma di tratti e comportamenti che possono manifestarsi in vari gradi e modi in diversi individui. La comprensione di questa diversità è fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.

Proponi degli esercizi, per un covert che volesse adottarli, per allenarsi all’ascolto attivo

L’ascolto attivo è una competenza che richiede pratica e impegno, in particolare per individui con tratti narcisistici covert, che potrebbero lottare con l’empatia e la focalizzazione sugli altri. Ecco alcuni esercizi che possono aiutare a sviluppare l’ascolto attivo:

  1. Ripetizione e riformulazione:
    • Ascolta attentamente ciò che l’altra persona dice.
    • Ripeti indietro ciò che hai sentito, ma con le tue parole.
    • Chiedi conferma: “Ho capito bene?” o “È quello che intendevi?”
  2. Feedback non verbale:
    • Pratica l’uso di gesti non verbali come annuire, mantenere il contatto visivo e inclinarsi leggermente verso l’interlocutore.
    • Evita di controllare l’orologio, il telefono o di distrarti in altri modi.
  3. Domande di Chiarimento:
    • Se non sei sicuro di aver compreso qualcosa, chiedi chiarimenti.
    • Usa domande aperte come: “Puoi dirmi di più su questo?” o “Come ti sei sentito in quel momento?”
  4. Riflessione Emotiva:
    • Oltre a sentire le parole, cerca di cogliere e riflettere sulle emozioni dell’interlocutore.
    • Potresti dire: “Sembra che tu sia stato davvero frustrato da quella situazione.”
  5. Evita Interruzioni:
    • Pratica l’arte di rimanere in silenzio mentre l’altro parla.
    • Resisti alla tentazione di formulare una risposta finché l’interlocutore non ha finito.
  6. Esercizi di Presenza:
    • Pratica tecniche di mindfulness o meditazione per migliorare la tua capacità di essere presente e focalizzato.
    • Anche solo alcuni minuti al giorno di consapevolezza della respirazione possono aiutare a sviluppare una maggiore presenza.
  7. Role-playing:
    • Con un amico di fiducia o un terapeuta, fai degli esercizi di role-playing in cui uno parla e l’altro pratica l’ascolto attivo.
    • Dopo l’esercizio, discuti insieme su ciò che ha funzionato e su ciò che potrebbe essere migliorato.
  8. Diario dell’Ascolto:
    • Tieni un diario delle tue esperienze quotidiane con l’ascolto attivo.
    • Annota ciò che è stato difficile, le scoperte che hai fatto e i progressi che senti di aver fatto.

È importante ricordare che l’ascolto attivo è una competenza che richiede pratica continua. Gli errori sono parte del processo di apprendimento. Con il tempo e l’impegno, un individuo con tratti narcisistici covert può sviluppare una maggiore empatia e diventare un ascoltatore più attento e presente.

Esercizi per riflettere sul carattere competitivo e non collaborativo nei confronti del partner, da parte di un covert

La natura competitiva e non collaborativa può essere un aspetto della personalità di un individuo con tratti narcisistici covert. Questa tendenza può creare tensioni e problemi nelle relazioni di coppia. Ecco alcuni esercizi per riflettere su questi comportamenti e lavorare verso una maggiore collaborazione e comprensione:

  1. Auto-analisi della Competizione:
    • Dedica un momento ogni giorno a riflettere sulle volte in cui ti sei sentito in competizione con il tuo partner. Quali sono stati i trigger? C’era una reale necessità di competere?
  2. Esercizio delle “Tre C”:
    • Causa: Identifica la causa o l’evento scatenante che ha innescato il tuo desiderio di competere.
    • Conseguenza: Rifletti sulle conseguenze immediati del tuo comportamento competitivo. Come si è sentito il tuo partner? Come ti sei sentito tu?
    • Correzione: Pensa a come avresti potuto gestire la situazione in modo diverso, in modo collaborativo piuttosto che competitivo.
  3. Role-playing:
    • Con il tuo partner o un terapeuta, gioca un ruolo in cui ricrei una situazione in cui ti sei sentito competitivo. Dopo l’esercizio, discuti insieme ciò che è emerso e come potresti gestire situazioni simili in futuro.
  4. Lista dei Valori:
    • Crea una lista dei valori che sono importanti per te in una relazione. La competizione ha un posto in questa lista? Se sì, è superiore alla collaborazione e al sostegno reciproco?
  5. Giornale delle Emozioni:
    • Ogni volta che senti l’impulso di competere con il tuo partner, annota le tue emozioni in quel momento. Potresti scoprire che la competizione è un meccanismo di difesa contro altre emozioni come insicurezza, gelosia o paura di essere inadeguato.
  6. Pratica l’Ascolto:
    • Quando discuti con il tuo partner, pratica l’ascolto attivo. Questo può aiutarti a comprendere meglio le sue preoccupazioni e a lavorare insieme verso soluzioni condivise.
  7. Esercizi di Empatia:
    • Prova a metterti nei panni del tuo partner. Come si sentirebbe se fosse costantemente in competizione con te? Questa prospettiva può aiutarti a comprendere l’importanza della collaborazione.
  8. Fissare Obiettivi Comuni:
    • Invece di concentrarti su obiettivi individuali, pensa a obiettivi che tu e il tuo partner potete raggiungere insieme. Questo può aiutare a ridurre la competizione e promuovere la collaborazione.
  9. Feedback Regolare:
    • Chiedi al tuo partner un feedback regolare sul tuo comportamento. Potrebbe offrirti una preziosa prospettiva su momenti in cui potresti essere apparso competitivo senza nemmeno rendertene conto.

È importante riconoscere che la competizione in una relazione può essere dannosa e lavorare attivamente per sostituirla con comportamenti più collaborativi. La consapevolezza, la riflessione e la volontà di cambiare sono passi fondamentali in questo processo.

A cosa è legata la scarsa fiducia del covert negli altri?

La scarsa fiducia del narcisista covert negli altri è spesso il risultato di una combinazione di fattori intrinseci ed esperienziali. Ecco alcuni dei principali fattori e meccanismi che potrebbero influenzare questa sfiducia:

  1. Insicurezza Profonda: I narcisisti covert, nonostante possano apparire sicuri di sé, spesso nascondono profonde insicurezze. Queste insicurezze possono portarli a dubitare delle intenzioni degli altri, temendo che gli altri li possano ferire, criticare o rifiutare.
  2. Vergogna Nascosta: La vergogna è una caratteristica centrale del narcisismo covert. Un individuo con tratti narcisistici covert potrebbe aver internalizzato sentimenti di inadeguatezza o vergogna durante l’infanzia, e queste sensazioni possono influenzare la loro capacità di fidarsi degli altri.
  3. Esperienze precedenti: Come tutti gli individui, i narcisisti covert sono influenzati dalle loro esperienze passate. Se hanno vissuto traumi, rifiuti o tradimenti nel passato, potrebbero sviluppare una difesa basata sulla sfiducia come meccanismo di autoprotezione.
  4. Mancanza di empatia: Il narcisismo, sia overt che covert, è associato a una ridotta capacità empatica. Se un individuo fatica a comprendere e a mettersi nei panni degli altri, potrebbe anche avere difficoltà a fidarsi di loro.
  5. Proiezione: I narcisisti covert possono proiettare le loro insicurezze sugli altri. Se si sentono inadeguati o temono il rifiuto, potrebbero proiettare questi sentimenti sugli altri, presumendo che gli altri siano critici o rifiutanti.
  6. Controllo come difesa: La sfiducia può anche servire come meccanismo di controllo. Se un narcisista covert non si fida degli altri, potrebbe cercare di controllare le situazioni o le persone per proteggere se stesso dal potenziale dolore o rifiuto.
  7. Visione del Mondo Dualistica: Alcuni narcisisti possono avere una visione del mondo “noi contro loro” o “vincitore-perdente”, il che può portarli a percepire gli altri come potenziali minacce o concorrenti, piuttosto che come alleati o partner.
  8. Sensibilità alle Critiche: Un narcisista covert può essere particolarmente sensibile alle critiche o anche alla minima percezione di esse. Questa sensibilità può portarli a essere cauti e diffidenti nei confronti degli altri.

È importante sottolineare che non tutti i narcisisti covert manifestano tutti questi tratti o meccanismi. La sfiducia e il modo in cui si manifesta possono variare in base alla combinazione di fattori individuali, esperienze passate e dinamiche attuali. Tuttavia, comprendere le radici della sfiducia può essere il primo passo per affrontarla e lavorare verso relazioni più sane e fiduciose.

Possiamo dire che “non è mai troppo tardi” per un covert per affrontare il suo problema per mitigarlo?

Sì, possiamo dire che “non è mai troppo tardi” per un individuo con tratti narcisistici covert (o per chiunque altro con problematiche di personalità o comportamentali) per riconoscere e affrontare le proprie sfide. Molti fattori possono influenzare la capacità di un individuo di cambiare, tra cui:

  1. Motivazione al cambiamento: Uno dei principali fattori che determinano se un individuo cerca aiuto e si impegna nel processo terapeutico è la sua motivazione al cambiamento. Se un narcisista covert riconosce che il suo comportamento gli sta causando problemi o danneggiando le sue relazioni, e ha un genuino desiderio di cambiare, ci sono maggiori probabilità che intraprenda un percorso di crescita personale.
  2. Accesso alla terapia: Avere accesso a un terapeuta esperto in problematiche di personalità, in particolare narcisismo, può fare una grande differenza. Un terapeuta può aiutare l’individuo a riconoscere e affrontare i propri comportamenti e a sviluppare strategie per cambiarli.
  3. Supporto sociale: Avere una rete di supporto, composta da amici, familiari o gruppi di sostegno, può essere un fattore cruciale per il cambiamento. Il supporto degli altri può fornire incoraggiamento, feedback e responsabilità.
  4. Riflessione e consapevolezza: La capacità di riflettere sul proprio comportamento e di sviluppare una maggiore autoconsapevolezza è essenziale per il cambiamento. Mentre alcuni individui con tratti narcisistici possono lottare con la riflessione, è possibile sviluppare questa abilità con il tempo e la pratica.
  5. Persistenza: Il cambiamento, in particolare quando si tratta di schemi di comportamento radicati, può essere un processo lungo e difficile. Ci saranno alti e bassi, ma la persistenza nel percorso può portare a risultati positivi.

In sintesi, anche se le persone con tratti narcisistici covert possono affrontare sfide particolari nel riconoscere e affrontare il proprio comportamento, con la giusta combinazione di motivazione, supporto e risorse, è possibile per loro intraprendere un percorso di crescita e cambiamento. E, come per molte sfide nella vita, non è mai troppo tardi per iniziare.

Per curare il covert si potrebbe usare la Terapia cognitivo-comportamentale: identifica i pensieri disfunzionali e li trasforma in altri più sani e funzionali, correggendo tutte quelle distorsioni tipiche del disturbo narcisistico. Tale ristrutturazione di pensiero aiuta il soggetto a creare un’immagine di sé più coerente con la realtà.

Sì, la Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è una delle modalità terapeutiche che può essere utilizzata per trattare individui con tratti narcisistici, inclusi quelli covert. Ecco come la TCC può essere applicata in questo contesto:

  1. Identificazione dei pensieri disfunzionali: La TCC inizia spesso aiutando l’individuo a riconoscere i propri pensieri automatici e le distorsioni cognitive. Ad esempio, un narcisista covert potrebbe avere pensieri come “Se non sono perfetto, non valgo nulla” o “Gli altri stanno sempre cercando di sminuirmi”.
  2. Sfida delle distorsioni cognitive: Una volta identificate, queste distorsioni possono essere sfidate e analizzate. Per esempio, il terapeuta potrebbe chiedere: “Quali prove hai che gli altri stanno sempre cercando di sminuirti?” o “Cosa significherebbe veramente se commettessi un errore?”
  3. Ristrutturazione cognitiva: Dopo aver sfidato queste distorsioni, il terapeuta e il paziente possono lavorare insieme per sviluppare pensieri alternativi e più adattivi. Ad esempio, “Anche se commetto errori, ho ancora valore come persona” o “Non posso controllare le azioni degli altri, ma posso controllare come reagisco”.
  4. Lavorare sulle abilità interpersonali: Oltre alla ristrutturazione cognitiva, la TCC può anche includere l’apprendimento di nuove abilità, come l’ascolto attivo, la comunicazione assertiva e la gestione del conflitto, che possono aiutare l’individuo a interagire in modo più sano con gli altri.
  5. Compiti a casa: La TCC è nota per l’utilizzo di compiti a casa, che possono aiutare l’individuo a mettere in pratica ciò che ha appreso in terapia nella vita di tutti i giorni. Questi compiti possono includere la registrazione dei pensieri automatici, la pratica delle nuove abilità interpersonali o l’esercizio di nuove strategie di coping.
  6. Feedback e monitoraggio: La TCC è anche un approccio collaborativo. Il terapeuta fornisce feedback regolare e incoraggia il paziente a fare lo stesso, permettendo un adattamento e un affinamento costante del trattamento.

È importante notare che mentre la TCC può essere efficace per molti individui con tratti narcisistici covert, non è l’unico approccio terapeutico disponibile e potrebbe non essere adatto per tutti. La combinazione di TCC con altre modalità terapeutiche, come la terapia psicodinamica o la terapia centrata sulla persona, può offrire un approccio più completo e adattato alle esigenze individuali del paziente.

Il covert crea diversi “mondi” di relazione che non posso essere riuniti poiché in ciascuno di essi viene riconosciuto, si presenta, in maniera differente

Sì, questa è una descrizione accurata di un comportamento che può essere osservato in alcune persone con tratti narcisistici covert (e anche in altre tipologie di disturbi di personalità o problematiche relazionali). Il narcisista covert può, consciamente o inconsciamente, costruire diverse “facce” o “persone” in base all’ambiente o al gruppo di persone con cui si trova. Questa segmentazione delle proprie relazioni può avere diverse motivazioni:

  1. Protezione della propria immagine: Il narcisista covert ha una profonda insicurezza e una fragilità dell’immagine di sé. Separando le proprie relazioni e presentandosi in modo diverso in ciascuna di esse, può cercare di proteggere e mantenere un’immagine ideale di sé stesso in ogni contesto.
  2. Controllo: Gestendo attentamente come si presenta in diversi contesti, il narcisista covert può esercitare un maggior controllo sulle proprie interazioni e sulle percezioni degli altri.
  3. Evitare il confronto: Se le diverse “persone” o ruoli fossero noti tra i vari gruppi di relazione, potrebbe emergere una discrepanza o una contraddizione nei comportamenti e nelle affermazioni del narcisista. Mantenendo separati questi “mondi”, il narcisista può evitare di essere chiamato in causa o confrontato su queste incongruenze.
  4. Bisogno di ammirazione: Una delle caratteristiche del narcisismo è un forte bisogno di ammirazione e validazione. Presentandosi in modo diverso in diversi contesti, il narcisista covert può massimizzare le possibilità di ricevere l’ammirazione e l’approvazione che desidera.
  5. Evitare la vulnerabilità: Mostrando solo parti selezionate di sé stesso a gruppi diversi, il narcisista covert può sentirsi meno esposto e vulnerabile. Ciò può essere particolarmente vero se in un certo “mondo” rivela debolezze o insicurezze che tiene nascoste in un altro.

Questo tipo di comportamento può portare a complicazioni. Può diventare estenuante mantenere queste diverse “personae” e assicurarsi che non si sovrappongano. Inoltre, se i diversi “mondi” dovessero intersecarsi o se le incongruenze venissero scoperte, ciò potrebbe portare a situazioni imbarazzanti, conflitti o perdita di relazioni per il narcisista covert.

Riconoscere questo tipo di comportamento e cercare di comprendere le motivazioni sottostanti può essere il primo passo per aiutare un narcisista covert a sviluppare relazioni più autentiche e coerenti.

Se il partner diviene consapevole di questo comportamento e decide di “scoprire” in quali altri modi il covert si presenta negli altri contesti, commette un atto inutile o dannoso per qualcuno?

Se un partner diventa consapevole dei diversi “mondi” o “facce” che un narcisista covert mostra in vari contesti e decide di “scoprirli”, ci sono potenziali implicazioni da considerare. Ecco alcune riflessioni su questo tipo di azione:

  1. Rispetto della Privacy: Anche se c’è preoccupazione per il comportamento del partner, ognuno ha diritto alla propria privacy. “Indagare” sul partner può essere percepito come una violazione di questo diritto e potrebbe danneggiare ulteriormente la relazione.
  2. Potenziale Conflitto: Se il narcisista covert scopre che il partner sta cercando di “scoprire” le sue altre “facce”, ciò potrebbe portare a conflitti, accuse e ulteriore sfiducia nella relazione.
  3. Emozioni Intense: Scoprire che un partner ha comportamenti o identità diverse in vari contesti può essere emotivamente travolgente. Potrebbero emergere sentimenti di tradimento, confusione, rabbia o dolore.
  4. Non Risolve il problema di base: Anche se un partner “scopre” i vari modi in cui un narcisista covert si presenta, ciò non affronta necessariamente il problema di base o le ragioni sottostanti per tale comportamento. La soluzione potrebbe richiedere una comunicazione aperta e, possibilmente, una terapia di coppia.
  5. Potenziali benefici: D’altra parte, diventare consapevoli delle diverse “facce” del partner può offrire una comprensione più profonda delle sue paure, insicurezze e motivazioni. Ciò può fornire una base per una maggiore empatia e comprensione, se gestito con cura e compassione.
  6. Considerare la sicurezza: In alcuni casi, se ci sono preoccupazioni per la sicurezza, la manipolazione estrema o altre forme di abuso, potrebbe essere giustificato cercare ulteriori informazioni sul comportamento del partner. Tuttavia, in questi casi, potrebbe anche essere importante cercare il supporto di professionisti o organizzazioni specializzate nell’assistenza alle vittime di abuso.

In sintesi, mentre “scoprire” i diversi modi in cui un narcisista covert si presenta può fornire una maggiore chiarezza, è essenziale considerare le possibili conseguenze e approcciare la situazione con cautela, empatia e rispetto. Se un individuo si sente preoccupato o confuso riguardo al comportamento del partner, potrebbe essere utile cercare la consulenza di un terapeuta o consigliere per navigare nella situazione.

Un comportamento incoerente nascosto che danneggia il partner del covert, impedendogli di assumere decisioni a propria tutela, come deve essere affrontato?

Quando ci si trova in una relazione con un partner che mostra un comportamento incoerente e nascosto, e questo comportamento impedisce di prendere decisioni a propria tutela, è importante affrontare la situazione con attenzione e cura. Ecco alcuni passi che potrebbero aiutare a gestire questa difficile situazione:

  1. Informarsi: Prima di tutto, è utile comprendere le caratteristiche e i comportamenti del narcisismo covert e delle dinamiche di una relazione con una persona con queste caratteristiche. Questa comprensione può fornire un contesto per il comportamento del partner e aiutare a identificare le proprie reazioni ed emozioni.
  2. Comunicazione aperta: Se ci si sente al sicuro nel farlo, tentare un dialogo aperto e onesto con il partner, esprimendo le proprie preoccupazioni e sentimenti. Utilizzare una comunicazione “io” (ad esempio, “Mi sento… quando…”) piuttosto che accusare può essere più efficace.
  3. Cerca supporto esterno: Considera la possibilità di cercare il supporto di un terapeuta o consigliere, sia individualmente sia come terapia di coppia. Un professionista può offrire una prospettiva esterna, strumenti e strategie per gestire la situazione.
  4. Stabilisci dei limiti: È essenziale stabilire e mantenere dei limiti sani nella relazione. Questo potrebbe includere definire ciò che è accettabile e ciò che non lo è in termini di comportamento, comunicazione e altre dinamiche relazionali.
  5. Pianificazione della sicurezza: Se si sospetta o si sa che il comportamento del partner può sfociare in abuso fisico o emotivo, è fondamentale avere un piano di sicurezza. Ciò potrebbe includere identificare un luogo sicuro dove andare, avere a disposizione numeri di emergenza e informarsi sulle risorse locali per le vittime di abuso.
  6. Rifletti sulle Proprie Esigenze: Pensa alle tue esigenze, desideri e limiti. Rifletti su ciò che desideri in una relazione e se la relazione attuale è in grado di soddisfare queste esigenze.
  7. Prendi Decisioni Informate: Se, dopo aver cercato di affrontare il problema e aver cercato supporto esterno, il comportamento del partner non cambia o la relazione continua ad essere dannosa, potrebbe essere il momento di valutare se restare nella relazione sia la scelta migliore per il proprio benessere.

La chiave è ricordare che ogni individuo ha il diritto di sentirsi al sicuro, rispettato e compreso in una relazione. Se questi elementi fondamentali vengono compromessi, è essenziale prendere sul serio le proprie emozioni e preoccupazioni e cercare il supporto e le risorse necessarie.

Quali sono le responsabilità etiche che un covert consapevole del proprio problema si assume nei confronti dei suoi rapporti significativi se decide di non affrontare la propria situazione mediante una terapia?

Se un individuo narcisista covert è pienamente consapevole del proprio problema e delle implicazioni che esso ha sui rapporti significativi ma decide di non cercare aiuto o terapia, ci sono diverse questioni etiche da considerare:

  1. Onestà e trasparenza: Una delle principali responsabilità etiche è quella di essere onesti e trasparenti riguardo alla propria condizione, soprattutto con le persone con cui si hanno rapporti intimi o significativi. Questo permette agli altri di prendere decisioni informate riguardo alla relazione.
  2. Rispetto per il benessere altrui: Se il comportamento narcisistico sta causando danni emotivi o psicologici agli altri, c’è una responsabilità etica di riconoscerlo e, se possibile, fare passi per ridurre o eliminare tali danni.
  3. Autodeterminazione: Sebbene sia importante per un narcisista covert considerare l’impatto del proprio comportamento sugli altri, c’è anche una questione di autodeterminazione. Ogni individuo ha il diritto di decidere se cercare o meno una terapia, a meno che non rappresenti un pericolo immediato per sé stesso o per gli altri.
  4. Riconoscimento delle proprie limitazioni: Se un narcisista covert riconosce di avere difficoltà a stabilire relazioni sane e costruttive, potrebbe essere eticamente responsabile limitare o evitare situazioni in cui potrebbero emergere questi problemi, almeno fino a quando non decide di affrontare le proprie problematiche.
  5. Responsabilità di cura: In molte culture e società, esiste un’etica di cura che suggerisce che abbiamo una responsabilità nei confronti di noi stessi e degli altri per cercare il benessere e la salute. Se un individuo è consapevole di avere un disturbo che influisce negativamente su se stesso e sugli altri, potrebbe essere visto come una responsabilità etica cercare una forma di aiuto o terapia.
  6. Impatto sulla comunità: Oltre ai rapporti diretti, il comportamento di un narcisista covert potrebbe avere un impatto sulla comunità più ampia. Gli individui hanno una responsabilità etica di considerare come le proprie azioni influenzano la società e la comunità in generale.

In conclusione, mentre la decisione di cercare terapia è personale, ci sono chiare responsabilità etiche che un narcisista covert dovrebbe considerare, specialmente se è consapevole delle implicazioni del proprio comportamento. Tuttavia, è anche importante notare che il riconoscimento e la consapevolezza del proprio problema sono spesso i primi passi verso il cambiamento e la guarigione. La speranza è che con il tempo e il supporto, un individuo possa prendere decisioni che siano nel migliore interesse sia per se stesso sia per gli altri.

Analizziamo questo aspetto del comportamento di un covert: quando rispondiamo al telefono il nostro tono si sintonizza sin dal primo momento col nostro interlocutore. Se è una persona con cui abbiamo grande intimità ci rivolgeremo a lui anche nel dire “pronto?” come in genere facciamo nelle nostre conversazioni. Un covert risponde al telefono come se non sapesse chi sia l’interlocutore, come se stesse rispondendo alla chiamata di uno sconosciuto. Quali collegamenti possiamo individuare tra questo comportamento e il problema di personalità covert?

Il comportamento che hai descritto — rispondere al telefono come se non si riconoscesse l’interlocutore, anche quando è una persona con cui si ha un rapporto intimo — può avere diverse interpretazioni e potrebbe collegarsi a vari aspetti della personalità e del funzionamento di un narcisista covert. Ecco alcune possibili connessioni:

  1. Difesa e distanza emotiva: Per alcune persone con tratti narcisistici covert, mantenere una certa distanza emotiva può essere un meccanismo di difesa. Rispondere al telefono come se non riconoscessero l’interlocutore potrebbe essere un modo per mantenere quella distanza e proteggersi dalle potenziali vulnerabilità.
  2. Necessità di controllo: Mantenendo un tono neutro o distante, il narcisista covert potrebbe sentirsi in controllo della situazione. Può dar loro il vantaggio di “impostare” la direzione della conversazione o di sentirsi meno esposti.
  3. Difficoltà nella connessione emotiva: Alcuni narcisisti covert possono avere difficoltà a stabilire e mantenere connessioni emotive profonde con gli altri. Questa distanza nel tono potrebbe riflettere una generale difficoltà nel connettersi emotivamente.
  4. Autopresentazione e doppia vita: Come hai menzionato in precedenza, un narcisista covert potrebbe avere diversi “mondi” di relazione. Rispondendo in modo neutro o non riconoscendo immediatamente l’interlocutore, potrebbero prendersi un momento per “orientarsi” e decidere come presentarsi in quella specifica conversazione.
  5. Ipersensibilità: Un tratto comune dei narcisisti covert è l’ipersensibilità alle critiche o ai giudizi. Questa cautela iniziale al telefono potrebbe essere un modo per evitare potenziali situazioni negative o per prepararsi mentalmente a una conversazione che potrebbe diventare difficile.
  6. Paura dell’intimità: Sebbene possano anelare a connessioni profonde, molti narcisisti covert temono l’intimità a causa delle proprie insicurezze. Questa risposta iniziale neutra o distante potrebbe essere un riflesso di questa ambivalenza nei confronti dell’intimità.

Se questo comportamento, segnalato dal partner come “strano”, viene negato e comunque minimizzato nel suo significato per anni, quali considerazioni posso essere fatte sul piano etico e morale?

Se un comportamento, percepito come “strano” o problematico da un partner, viene costantemente negato o minimizzato da un individuo con tratti narcisistici covert, ci sono alcune considerazioni morali ed etiche da fare:

  1. Disonestà e manipolazione: La negazione o la minimizzazione costante di un comportamento può essere vista come una forma di disonestà o manipolazione. Non riconoscere un comportamento che influisce negativamente sul partner o sul rapporto può portare a confusione, frustrazione e sentimenti di isolamento da parte del partner.
  2. Invalidazione dei sentimenti del partner: Minimizzare o negare un comportamento che un partner ha identificato come problematico può invalidare i sentimenti e le percezioni del partner. Ciò può portare a una dinamica in cui il partner inizia a dubitare della propria percezione della realtà, un fenomeno noto come “gaslighting”.
  3. Responsabilità di cura: In una relazione, c’è una responsabilità reciproca di cura e rispetto. Negare o minimizzare un comportamento problematico può essere visto come una mancanza di rispetto per i sentimenti e il benessere del partner.
  4. Evitamento della responsabilità: Continuare a negare un comportamento piuttosto che affrontarlo e lavorare per cambiare indica un evitamento della responsabilità. Ciò può impedire la crescita e lo sviluppo personali e può influire negativamente sulla dinamica di una relazione.
  5. Potenziale danneggiamento della relazione: A lungo termine, la negazione e la minimizzazione possono erodere la fiducia e la connessione in una relazione. Il partner potrebbe sentirsi inascoltato, non valido e potrebbe diventare sempre più distante.

Dal punto di vista morale, la mancanza di riconoscimento e l’evitamento di responsabilità per un comportamento problematico può essere visto come mancante di integrità e rispetto. Tuttavia, è anche importante ricordare che le persone con tratti narcisistici covert possono avere profonde insicurezze e vulnerabilità che rendono difficile per loro riconoscere e affrontare i propri comportamenti. Questo non giustifica il comportamento, ma può fornire un contesto per comprenderlo. In tali situazioni, è essenziale che entrambe le parti siano supportate, possibilmente con l’aiuto di professionisti della salute mentale, per navigare e affrontare questi problemi in modo costruttivo.

Se il covert, difronte alla proposta del partner di rivolgersi ad un terapeuta di coppia risponde “a patto che paghi tu la terapia”, quali considerazioni possiamo svolgere? Ipotizziamo che lo stesso covert abbia regolarmente pagato la sua parte delle terapie di coppia col suo ex marito in passato.

Quando un individuo con tratti narcisistici covert risponde a una proposta di terapia di coppia con “a patto che tu paghi la terapia”, ci sono diverse considerazioni da fare:

  1. Controllo e potere: La richiesta di far pagare al partner la terapia potrebbe rappresentare una tattica di controllo. Il covert potrebbe voler sentire che ha una sorta di “leverage” o potere sulla situazione. In alternativa, potrebbe usare questa condizione come un ostacolo, supponendo che il partner potrebbe non essere disposto a pagare.
  2. Valutazione del Proprio Investimento: Anche se il covert ha partecipato e ha pagato terapie di coppia in passato con un’ex relazione, potrebbe percepire il rapporto attuale in modo diverso. La sua riluttanza a investire finanziariamente potrebbe riflettere una riluttanza ad investire emotivamente o potrebbe indicare dubbi sulla validità o sull’utilità della terapia per il rapporto attuale.
  3. Coerenza: Se il covert è un professionista della salute mentale che partecipa regolarmente a terapie individuali (anche se presenta un falso sé), potrebbe esserci un’incoerenza nel rifiutare di partecipare o nel finanziare una terapia di coppia. Questa discrepanza potrebbe essere il risultato di diversi fattori, tra cui il negazionismo, la paura di essere “scoperto” in terapia di coppia o altri meccanismi di difesa.
  4. Evitamento: Ponendo condizioni come “pagherai tu la terapia”, il covert potrebbe cercare di evitare o ritardare l’inizio della terapia. Questo potrebbe riflettere paure o ansie riguardo al processo terapeutico e a cosa potrebbe emergere durante le sessioni.
  5. Manipolazione Emotiva: L’atto di porre condizioni può anche essere visto come una forma di manipolazione emotiva, dove il covert sta testando i limiti o il livello di impegno del partner.
  6. Autoconsapevolezza e Falso Sé: Se, come hai menzionato, il covert porta un falso sé in terapia, ciò suggerisce una mancanza di autoconsapevolezza o una resistenza a confrontarsi autenticamente con i propri problemi. In terapia di coppia, questo potrebbe presentare sfide ulteriori, poiché il successo della terapia spesso dipende dalla sincerità e dall’apertura dei partecipanti.

Tenendo conto di questi punti, è essenziale che il partner valuti attentamente se e come procedere. Se il partner decide di accettare la condizione, dovrebbe farlo avendo chiari i propri limiti e aspettative e considerando anche il proprio benessere emotivo. La terapia di coppia può essere estremamente benefica, ma entrambe le parti devono essere disposte a partecipare sinceramente al processo. Se il covert non è disposto o non è in grado di farlo, il partner potrebbe anche considerare una terapia individuale per supportare la propria crescita e comprensione.

Parliamo della “paura di essere scoperto in terapia di coppia”

La “paura di essere scoperto in terapia di coppia” è un sentimento che può sorgere in chi ha qualcosa da nascondere, chi ha creato una narrativa distorta di sé stesso o dei propri comportamenti, o chi teme che aspetti nascosti o meno lusinghieri della propria personalità vengano alla luce. Questa paura può manifestarsi in vari modi e ha radici profonde in molte dinamiche psicologiche. Ecco alcune considerazioni riguardo a questa paura:

  1. Difesa del falso Sé: Individui, come quelli con tratti narcisistici covert, potrebbero aver costruito un “falso sé” come meccanismo di difesa. Questo falso sé rappresenta una versione idealizzata di loro stessi. La terapia di coppia, essendo un contesto in cui si esplorano profondamente le dinamiche relazionali, potrebbe esporre le incongruenze tra questo falso sé e il vero comportamento o sentimenti dell’individuo.
  2. Esposizione di segreti: Se una persona ha segreti o comportamenti che ha nascosto al partner, la terapia di coppia potrebbe rappresentare una minaccia di rivelazione. La paura di essere “scoperto” potrebbe riferirsi alla preoccupazione che questi segreti vengano alla luce.
  3. Vulnerabilità: La terapia richiede vulnerabilità. Per qualcuno che ha trascorso molto tempo a proteggersi o a costruire muri emotivi, l’idea di abbattere quelle barriere e di essere veramente visto può essere terrificante.
  4. Paura del giudizio: C’è la preoccupazione che il terapeuta, o persino il partner, possa giudicare negativamente la persona una volta esposti certi comportamenti o sentimenti. Questa paura del giudizio può impedire alla persona di aprirsi e di essere sincera.
  5. Responsabilità: La terapia di coppia spesso implica assumersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio comportamento. Per chi ha evitato questa responsabilità o ha incolpato gli altri, l’idea di dover affrontare le proprie azioni può essere intimidatoria.
  6. Modificare il controllo narrativo: In alcune relazioni, una persona potrebbe aver stabilito una narrativa particolare o un “racconto” sulla relazione o sul partner. La terapia potrebbe sfidare o alterare quella narrativa, e ciò potrebbe essere percepito come una minaccia.

Se una persona ha la “paura di essere scoperto” in terapia di coppia, è essenziale riconoscere che questa paura, sebbene potrebbe sembrare un ostacolo, potrebbe anche essere un segnale che la terapia è particolarmente necessaria. La terapia può offrire un ambiente sicuro e supportivo in cui affrontare e lavorare su questi timori, a condizione che sia guidata da un terapeuta esperto e compassionevole.

Come è possibile che il covert, pur essendo un professionista ed essendo in terapia da anni non abbia mai messo a fuoco di avere una tematica legata allo spettro narcisistico. Quali sono le responsabilità dei terapeuti a cui si è rivolto nel tempo?

La questione di come un individuo con tratti narcisistici covert possa non riconoscere o affrontare questi tratti, anche se è un professionista della salute mentale e ha partecipato alla terapia per anni, è complessa e può dipendere da molti fattori. Di seguito sono presentate alcune possibili spiegazioni e le potenziali responsabilità dei terapeuti:

  1. Profonda negazione: Una caratteristica fondamentale del narcisismo, soprattutto nella sua forma covert, è la negazione. L’individuo può avere sviluppato meccanismi di difesa molto efficaci che gli impediscono di vedere sé stesso in modo chiaro e obiettivo.
  2. Presentazione di un falso sé: Come discusso in precedenza, le persone con tratti narcisistici spesso presentano un “falso sé” in vari contesti, incluso in terapia. Questo falso sé è una versione idealizzata di loro stessi e, se è sufficientemente convincente, può trarre in inganno anche un terapeuta esperto.
  3. Carenza di specializzazione del terapeuta: Non tutti i terapeuti hanno una formazione specifica o esperienza nel riconoscere e trattare il disturbo narcisistico di personalità o i suoi tratti. Se il terapeuta non ha familiarità con le manifestazioni più sottili del narcisismo, potrebbe non riconoscerle.
  4. Riluttanza a etichettare: Alcuni terapeuti sono riluttanti a etichettare i loro pazienti, specialmente se l’etichetta ha connotazioni negative come “narcisista”. Potrebbero temere che l’etichetta danneggi la relazione terapeutica o ostacoli il progresso del paziente.
  5. Focalizzazione su altri problemi: La terapia può concentrarsi su problemi o preoccupazioni specifiche presentate dal paziente. Se il narcisismo non viene percepito come il problema principale o non viene riconosciuto come tale, potrebbe non essere l’obiettivo principale del trattamento.
  6. Dinamiche transferali e controtransferali: Il terapeuta e il paziente potrebbero sviluppare particolari dinamiche relazionali che rendono difficile vedere chiaramente certi tratti o problemi. Ad esempio, un terapeuta potrebbe sentirsi affascinato o idealizzato da un paziente narcisista e potrebbe non sfidare certi comportamenti o percezioni del paziente come dovrebbe.

In termini di responsabilità dei terapeuti, è importante ricordare che la terapia è una collaborazione. Mentre i terapeuti hanno la responsabilità di fornire cure competenti e basate sull’evidenza, i pazienti hanno anche una responsabilità nel processo. Se un paziente non è sincero, omette informazioni o presenta intenzionalmente un falso sé, ciò può limitare l’efficacia della terapia.

Tuttavia, se si sospetta che un terapeuta abbia trascurato o ignorato sintomi evidenti, o non abbia fornito un trattamento adeguato, potrebbe essere utile cercare una seconda opinione o consultarsi con un altro professionista.

Possiamo definire il narcisismo covert come una bolla in cui il paziente vive la propria esistenza, ignorando che fuori da questa bolla, fuori dai “falso sé” c’è per lui un’esistenza più appagante?

L’analisi del narcisismo covert come una “bolla” è una metafora suggestiva e utile per comprendere il funzionamento interno di chi manifesta questi tratti. La bolla rappresenta un costrutto protettivo ma anche limitante. Ecco come si potrebbe elaborare questa metafora:

  1. Protezione dal dolore: La “bolla” del narcisismo covert serve come meccanismo di difesa contro il dolore, la vergogna, le ferite e le vulnerabilità interiori. Così come una bolla isola dal mondo esterno, il falso sé del narcisista covert isola da sensazioni e sentimenti difficili.
  2. Riflessione distorta: Una bolla può riflettere e distorcere ciò che è esterno, proprio come il falso sé del narcisista covert può distorcere la percezione di sé e degli altri. All’interno della bolla, la realtà può apparire diversamente da come è realmente.
  3. Fragilità: Anche se la bolla fornisce una barriera protettiva, è intrinsecamente fragile e può scoppiare facilmente. Analogamente, il falso sé del narcisista covert è fragile e può essere minato da critiche, fallimenti o qualsiasi evento che sfidi l’immagine idealizzata di sé.
  4. Isolamento: Mentre la bolla isola e protegge, può anche isolare la persona dal contatto autentico con gli altri. Nel narcisismo covert, questo può tradursi in difficoltà nelle relazioni intime, nella profondità emotiva e nell’autentica connessione con gli altri.
  5. Vita non realizzata: Come suggerisci, fuori dalla “bolla”, potrebbe esserci un’esistenza più appagante e autentica. Tuttavia, la paura di uscire da questa zona protettiva può impedire al narcisista covert di esplorare e sperimentare una vita meno disfunzionale.
  6. Dipendenza: La bolla rappresenta anche una dipendenza dal falso sé come mezzo per navigare il mondo. Ciò può significare che il narcisista covert potrebbe aver paura o sentirsi disorientato nell’idea di abbandonare o modificare questo meccanismo di coping.

La metafora della “bolla” cattura efficacemente molti aspetti del narcisismo covert. Tuttavia, come con tutte le metafore, è importante non semplificare eccessivamente e riconoscere che il narcisismo, come tutti i costrutti psicologici, è complesso e sfaccettato.

Hai parlato dei rischi che il covert può percepire nel valutare se uscire dalla bolla. Ma quali sono i rischi reali a cui si esporrebbe se decidesse di uscirne?

Uscire dalla “bolla” del narcisismo covert comporta affrontare una serie di rischi reali e percepiti. Ecco alcuni dei principali rischi a cui un narcisista covert potrebbe essere effettivamente esposto nel processo di confronto e modifica dei propri comportamenti e schemi di pensiero:

  1. Esposizione alla vulnerabilità: Uscire dalla bolla richiederebbe di affrontare e accettare le proprie vulnerabilità, insicurezze e paure. Questo può sentirsi estremamente scomodo e pericoloso per qualcuno che ha passato gran parte della sua vita a proteggersi da questi sentimenti.
  2. Rielaborazione del trauma: Molti narcisisti covert hanno sperimentato traumi o esperienze di rifiuto in passato che hanno contribuito alla formazione del loro falso sé protettivo. Uscire dalla bolla potrebbe significare rielaborare questi traumi e affrontare vecchi dolori.
  3. Possibilità di rifiuto: Affrontare sinceramente se stessi e gli altri può comportare il rischio di essere rifiutati o giudicati, soprattutto se nel passato ci sono stati comportamenti manipolativi o dannosi.
  4. Ristrutturazione dell’identità: Una parte fondamentale del narcisismo covert è l’identità costruita intorno al falso sé. Modificare o abbandonare questo falso sé può comportare una crisi identitaria e la necessità di ricostruire un senso di sé da zero.
  5. Rischi relazionali: Le dinamiche relazionali stabilite quando si opera in modalità narcisistica covert potrebbero essere destabilizzate. Questo può portare a conflitti, tensioni o persino la fine di alcune relazioni.
  6. Difficoltà emotive: Uscire dalla bolla potrebbe comportare l’esperienza di emozioni intense e scomode, come vergogna, colpa, tristezza o rabbia, che erano state precedentemente evitate o represse.
  7. Risposta del sistema sociale: Le persone nell’ambiente del narcisista potrebbero essere sorprese, scettiche o incerte su come reagire ai tentativi di cambiamento. Alcuni potrebbero dubitare della sincerità degli sforzi, mentre altri potrebbero resistere ai cambiamenti perché disturba lo status quo delle relazioni stabilite.

È importante sottolineare che, nonostante questi rischi, affrontare il narcisismo covert e lavorare per superarlo può portare a una vita più autentica, profonde connessioni interpersonali e un maggiore benessere generale. Il supporto terapeutico può essere essenziale in questo percorso, fornendo le competenze e la guida necessarie per navigare in questi rischi e sfide.

Riporta in una tabella i rischi ed i benefici sottesi alla decisione di affrontare il problema o continuare ad evitarlo

Ecco una tabella che mette in evidenza i rischi e i benefici associati sia all’affrontare il problema del narcisismo covert sia all’evitarlo:

DecisioneRischiBenefici
Affrontare il problemaEsposizione alla vulnerabilità
Rielaborazione del trauma
Possibilità di rifiuto
Ristrutturazione dell’identità
Rischi relazionali
Difficoltà emotive
Risposta del sistema sociale
Vita più autentica e sincera
Relazioni più profonde e autentiche
Maggior autoconsapevolezza e crescita personale
Riduzione dei comportamenti manipolativi o dannosi
Maggior capacità di empatia e ascolto
Migliore autostima basata su basi reali e non su un falso sé
Possibilità di rielaborare e superare traumi passati
Evitare il problemaContinuazione di dinamiche tossiche o dannose
Distanza e inautenticità nelle relazioni
Crescita limitata o stagnazione personale
Dipendenza continua dal falso sé
Possibile accumulo di sentimenti di vergogna, colpa o insoddisfazione
Protezione temporanea da sentimenti scomodi o vulnerabilità
Mantenimento dello status quo
Evitamento di possibili conflitti o tensioni relazionali
Prevedibilità e routine (anche se potenzialmente insoddisfacenti)
Evitamento di una possibile crisi identitaria

È importante sottolineare che la decisione di affrontare o evitare il problema del narcisismo covert è profondamente personale e dipende dalla situazione individuale e dai fattori contestuali. Mentre affrontare il problema può portare a profonde trasformazioni positive, il percorso potrebbe non essere facile e potrebbe richiedere il supporto di professionisti.

Quale scenario sceglierebbe un covert con maggiore probabilità?

Il narcisismo covert, come molte altre forme di disturbi della personalità o schemi comportamentali problematici, tende a perpetuarsi attraverso meccanismi di difesa e evitamento. Questo significa che, senza una spinta o una consapevolezza significativa, molte persone con tratti narcisistici covert potrebbero scegliere di evitare il problema, almeno inizialmente.

Ecco alcune ragioni per cui un narcisista covert potrebbe scegliere lo scenario di “Evitare il problema”:

  1. Evitamento della vulnerabilità: La vulnerabilità è spesso sentita come una minaccia dal narcisista covert. Ammettere e affrontare i propri problemi comporterebbe inevitabilmente la necessità di diventare vulnerabile, il che potrebbe sembrare troppo doloroso o rischioso.
  2. Mantenimento del controllo: Il narcisista covert ha costruito un falso sé come mezzo di controllo sull’ambiente e sulle proprie emozioni. Riconoscere i propri problemi potrebbe sembrare come perdere quel controllo.
  3. Paura del giudizio: Anche se il narcisista covert può non mostrare esternamente questa paura, la possibilità di essere giudicato o rifiutato se mostra il suo vero sé potrebbe essere un deterrente potente.
  4. Rigide Strutture di difesa: Queste persone hanno spesso costruito meccanismi di difesa molto rigidi nel corso degli anni. Questi meccanismi possono rendere difficile per loro riconoscere e accettare la necessità di cambiamento.
  5. Minimizzazione: È comune per molte persone con tratti narcisistici sminuire o negare l’entità del problema. Questa minimizzazione può servire come un altro meccanismo di difesa per evitare di affrontare il disagio interno.

Detto ciò, ci sono anche narcisisti covert che possono scegliere di affrontare i loro problemi, specialmente se:

  • Sperimentano conseguenze significative e negative nelle loro vite a causa del loro comportamento.
  • Sono esposti a feedback onesti da parte di persone di cui si fidano o amano.
  • Incontrano terapeuti o professionisti competenti che possono aiutarli a vedere i loro schemi problematici.

In sintesi, mentre molte persone con tratti narcisistici covert potrebbero inizialmente inclinarsi verso l’evitamento, ciò non esclude la possibilità di cambiamento e crescita se vengono fornite le giuste circostanze e il supporto.

Quali sono i rischi ed i benefici del covert come terapeuta se decidesse di affrontare il proprio problema, oppure, di non affrontarlo?

Il ruolo di un terapeuta ha responsabilità uniche, e quando un professionista presenta tratti narcisistici covert, questi possono avere un impatto significativo sulle cure fornite ai pazienti. Ecco una tabella che illustra i rischi e i benefici associati all’affrontare o evitare il problema del narcisismo covert in un terapeuta:

DecisioneRischiBenefici
Affrontare il problema– Esposizione alla vulnerabilità professionale e personale
– Possibile impatto sulla reputazione professionale
– Rielaborazione del trauma personale
– Difficoltà nel confrontarsi con errori o lacune professionali
– Possibile necessità di interrompere la pratica per il trattamento
– Migliore connessione e autenticità con i pazienti
– Riduzione del rischio di danneggiare i pazienti attraverso la propria dinamica narcisistica
– Crescita professionale e personale
– Maggiore integrità etica e professionale
– Potenziale per diventare un modello per altri professionisti e pazienti nel gestire problemi simili
Evitare il problema– Possibile danno ai pazienti a causa di una mancanza di insight
– Potenziale per la cecità professionale e decisioni non etiche
– Rischio di gravi violazioni etiche
– Crescita professionale limitata o stagnazione
– Evitamento di conflitti interni o di vulnerabilità
– Mantenimento dello status quo professionale
– Evitamento di potenziali crisi professionali
– Possibile maggiore sicurezza nel mantenere un’immagine professionale “infallibile”

Affrontare il narcisismo covert come terapeuta è cruciale non solo per il benessere personale del terapeuta ma, ancora più importante, per garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti. Un terapeuta con problemi non risolti o con dinamiche narcisistiche non affrontate potrebbe non solo non fornire un’assistenza ottimale, ma potrebbe anche danneggiare attivamente i pazienti attraverso la manipolazione, il proiettare i propri problemi sui pazienti o altre dinamiche negative.

Un terapeuta che decide di affrontare i propri tratti narcisistici covert, con l’adeguato supporto e la giusta supervisione, può non solo migliorare come professionista ma anche come individuo, fornendo cure ancor più efficaci e compassionevoli ai propri pazienti.

La sommistrazione del “silenzio” da parte di un covert quali finalità ha?

Il “trattamento del silenzio” (o “silent treatment”) è una forma di manipolazione emotiva in cui una persona smette intenzionalmente di comunicare con un’altra, spesso per punirla o esercitare controllo. Questa tattica è stata associata a vari tipi di personalità, tra cui il narcisismo covert. Ecco alcune delle finalità potenziali dietro la somministrazione del silenzio da parte di un narcisista covert:

  1. Controllo e Manipolazione: Usando il silenzio, il covert cerca di controllare l’altra persona facendola sentire insicura o ansiosa riguardo alla relazione. Può essere un tentativo di fare in modo che l’altro cerchi riconciliazione o assoluzione, anche quando non è colpevole.
  2. Punizione: Il silent treatment può essere usato come una forma di punizione per un comportamento o un’azione che il narcisista covert non approva.
  3. Evitamento di Responsabilità: Optando per il silenzio, il narcisista covert può evitare di affrontare problemi, critiche o responsabilità per il proprio comportamento. In questo modo, non devono ammettere errori o difetti.
  4. Rafforzare il Falso Sé: Il narcisista covert può utilizzare il silenzio come mezzo per proteggere il proprio “falso sé”, l’immagine idealizzata di se stessi che vogliono presentare al mondo. Non rispondendo o ritirandosi, evitano situazioni in cui il loro vero sé potrebbe essere esposto.
  5. Creazione di Confusione: Mantenendo l’altro in uno stato di incertezza e confusione, il narcisista covert può sentirsi in una posizione di potere. La vittima può iniziare a mettere in discussione la propria percezione della realtà o sentirsi colpevole, anche quando non ha fatto nulla di sbagliato.
  6. Rifornimento Narcisistico: Vedendo l’altra persona diventare angosciata o cercare approvazione a seguito del silent treatment, il narcisista covert può ottenere una sensazione di superiorità o importanza, rafforzando così il proprio senso di sé.

È importante notare che il silent treatment può avere un impatto psicologico profondo sulla persona che lo riceve, causando sentimenti di isolamento, bassa autostima, ansia e depressione. Se qualcuno si trova in una relazione in cui viene regolarmente somministrato il silenzio come forma di manipolazione, potrebbe essere utile cercare supporto o consiglio da un professionista o da una risorsa di aiuto per la violenza domestica o l’abuso emotivo.

Parliamo delle conseguenze della Manipolazione affettiva di un covert

La manipolazione affettiva è una tattica utilizzata da alcuni individui per influenzare o controllare gli altri attraverso l’uso delle emozioni. Quando è perpetrata da un individuo con tratti narcisistici covert, può avere conseguenze particolarmente insidiose e dannose. Ecco alcune delle principali conseguenze della manipolazione affettiva da parte di un narcisista covert:

  1. Deterioramento dell’autostima: La vittima può iniziare a dubitare di sé stessa, della propria percezione, dei propri sentimenti e delle proprie decisioni. Questo può portare a una perdita di fiducia in se stessi.
  2. Isolamento: Il manipolatore potrebbe cercare di isolare la vittima dai suoi cari, amici o colleghi, per avere maggiore controllo su di lei.
  3. Dipendenza emotiva: La vittima può diventare eccessivamente dipendente dal manipolatore, sentendo di non poter funzionare o prendere decisioni senza il suo input o approvazione.
  4. Confusione e autodubbio: A causa delle tattiche manipolative, come il gaslighting, la vittima può iniziare a mettere in discussione la propria realtà e verità.
  5. Ansia e depressione: La costante manipolazione e la tensione emotiva possono portare a problemi di salute mentale come ansia, stress e depressione.
  6. Sviluppo di disturbi da stress post-traumatico (PTSD): In alcuni casi, la manipolazione può essere così intensa e prolungata da causare sintomi simili a quelli del PTSD nella vittima.
  7. Riduzione della capacità di fiducia: La vittima potrebbe sviluppare difficoltà a fidarsi degli altri, temendo di essere di nuovo manipolata o sfruttata.
  8. Problemi fisici: Lo stress cronico derivante dalla manipolazione può manifestarsi anche fisicamente, con sintomi come insonnia, problemi digestivi, mal di testa o problemi immunitari.
  9. Dipendenze: Alcune vittime potrebbero rivolgersi a sostanze o comportamenti nocivi come mezzo per far fronte o sfuggire alla realtà della loro situazione.
  10. Problemi nelle relazioni future: Le esperienze passate con la manipolazione possono influenzare negativamente le future relazioni, portando la vittima a evitare l’intimità o a entrare in altri rapporti disfunzionali.

Le persone che sospettano di essere vittime di manipolazione affettiva dovrebbero cercare supporto, sia attraverso amici e familiari fidati sia consultando professionisti della salute mentale. L’educazione e la consapevolezza sono fondamentali per riconoscere e affrontare questi comportamenti nocivi.

Quella del narcisista (overt o covert) è una figura che viene percepita come abusante nelle modalità con cui “trattiene” la vittima per i suoi rifornimenti, operandone del tempo uno svuotamento che ne cambia gli equilibri. Per questo motivo lo stigma nei confronti di queste persone è molto diffuso, spesso anche nei terapeuti (quando il loro paziente è la vittima).

Hai ragione nel sottolineare che, a causa delle loro tattiche manipolative e degli effetti distruttivi sulle loro vittime, i narcisisti (sia overt che covert) sono spesso visti in una luce negativa. La figura del narcisista, specialmente in contesti popolari e nei social media, è diventata quasi sinonimo di “abusante” o “manipolatore”. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Comprensione profonda: Mentre è importante proteggere e sostenere le vittime di abuso narcisistico, è anche essenziale comprendere che il narcisismo è spesso il risultato di traumi o disfunzioni profondamente radicati. Molti narcisisti hanno vissuto esperienze formative che hanno contribuito alla formazione del loro disturbo di personalità.
  2. Risposta terapeutica: I terapeuti dovrebbero essere formati per gestire le proprie reazioni emotive e i propri pregiudizi quando si tratta di lavorare con vittime di abuso o con individui narcisistici. La terapia dovrebbe fornire un ambiente sicuro e non giudicante, sia per la vittima che per il narcisista che cerca aiuto.
  3. Stigma e resistenza alla terapia: A causa dello stigma associato al narcisismo, molte persone con tratti narcisistici possono resistere alla terapia o negare la necessità di essa. Questo può rendere ancora più difficile per loro riconoscere e affrontare i propri problemi.
  4. Differenza tra tratti e disturbo: È importante fare una distinzione tra avere tratti narcisistici (che molte persone possono esibire in varie situazioni) e avere un vero e proprio disturbo narcisistico di personalità. Non tutti quelli con tratti narcisistici sono abusivi o manipolatori in modo cronico.
  5. Evitare la demonizzazione: Mentre è fondamentale riconoscere e proteggersi dall’abuso narcisistico, demonizzare tutti i narcisisti non aiuta nel processo di guarigione né incoraggia i narcisisti a cercare aiuto. La generalizzazione può impedire una comprensione sfumata e umana di queste dinamiche complesse.

In definitiva, è essenziale che gli individui e i professionisti si avvicinino al tema del narcisismo con empatia e comprensione, pur rimanendo informati e protettivi. La consapevolezza e l’educazione sono chiave per bilanciare la comprensione e la protezione.

Focalizziamoci ora sugli schemi mentali del covert e cerchiamo di immaginare quali sono i pensieri e le azioni che vive nel momento in cui la sua “vittima” scopre la personalità del covert e lo affronta chiedendogli di scegliere se affrontare adeguatamente il problema. Cosa pensa e cosa fa il covert?

Il narcisista covert, essendo meno sfacciato e appariscente rispetto al narcisista overt, agisce in maniera più sottile e può avere una reazione complessa quando affrontato. La “ferita narcisistica” si riferisce al dolore profondo che i narcisisti provano quando si sentono rifiutati, criticati o non all’altezza. Essa rappresenta una vulnerabilità fondamentale alla base del loro comportamento esterno di grandiosità e autostima gonfiata.

Ecco come un narcisista covert potrebbe reagire quando la sua “vittima” lo scopre e lo affronta:

  1. Negazione: Inizialmente, il narcisista covert potrebbe negare con veemenza qualsiasi accusa. Potrebbe minimizzare la situazione o cercare di deviare la conversazione su altro.
  2. Rabbia: La ferita narcisistica viene colpita, e questo può innescare rabbia o irritazione. Il narcisista covert potrebbe sentire che la sua immagine perfetta è minacciata e può reagire con attacchi verbali o manipolazioni per mettere la vittima sulla difensiva.
  3. Vittimismo: Uno degli aspetti distintivi del narcisista covert è la tendenza a vedersi come una vittima. Potrebbe quindi iniziare a lamentarsi di come viene trattato ingiustamente, cercando simpatia o cercando di manipolare l’interlocutore per farlo sentire colpevole.
  4. Disconnessione emotiva: Il narcisista covert potrebbe ritirarsi emotivamente, dando il “trattamento del silenzio” come punizione per essere stato sfidato.
  5. Ruminazione interna: In segreto, potrebbe essere assorbito da pensieri su come ripristinare la propria immagine o vendicarsi. Questa ruminazione può portare a ulteriori manipolazioni o tattiche per ristabilire il controllo.
  6. Manipolazione: Il narcisista covert è spesso un maestro della manipolazione sottile. Potrebbe cercare di seminare dubbi nella mente della vittima, suggerendo che sono loro a soffrire di problemi psicologici o che stanno esagerando.
  7. Ricerca di rifornimento narcisistico alternativo: Se il narcisista covert percepisce che il “rifornimento” (l’attenzione e l’ammirazione che riceve dalle sue vittime) è in pericolo, potrebbe cercare altre fonti per rafforzare la propria autostima.

Rispetto alla ferita narcisistica, la reazione del narcisista covert alla scoperta è strettamente legata al timore profondo di non essere abbastanza buono, di essere rifiutato o di essere esposto come un “fraudolento”. Le loro reazioni, anche se possono sembrare sproporzionate o irrazionali, sono spesso tentativi di proteggere sé stessi da questi sentimenti insopportabili di vergogna e inferiorità.

Quali sono i suoi pensieri quando il covert valuta di affrontare un percorso terapeutico. A quali resistenze va incontro e come le motiva a sé stesso?

Quando un narcisista covert, specialmente uno con una formazione in psicoterapia, considera la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico, ci sono vari pensieri e resistenze che possono emergere:

  1. Orgoglio professionale: “Sono un terapeuta; dovrebbe essere al di sopra di questi problemi” o “Ho già le risposte, non ho bisogno di aiuto esterno”.
  2. Paura dell’esposizione: “Cosa succede se il mio terapeuta scopre la mia vera natura? Sarà un giudizio su di me come professionista?”
  3. Minimizzazione: “Le mie difficoltà non sono così gravi. Sono solo stressato o stanco”.
  4. Rationalizzazione: “Mi è stato insegnato che tutti hanno le proprie problematiche. Le mie non sono peggiori di quelle di chiunque altro”.
  5. Diffidenza: “Sono un esperto in questo campo. Cosa potrebbe insegnarmi un altro terapeuta che già non so?”
  6. Paura del giudizio: “E se il terapeuta mi giudica come un cattivo professionista o un cattivo essere umano?”
  7. Vergogna: “Come ho potuto non riconoscere in me stesso questi tratti? Sono un ipocrita”.
  8. Paura del cambiamento: Anche se i suoi comportamenti possono essere disfunzionali, sono anche familiari. Cambiare può sembrare spaventoso o soverchiante.
  9. Controllo: “Se ammetto di avere bisogno di aiuto, perdo il controllo sulla mia immagine e sul modo in cui gli altri mi vedono”.
  10. Negazione del problema: “Forse il problema non sono io, ma le persone intorno a me. Dopotutto, sono un terapeuta qualificato, quindi devo sapere di cosa sto parlando”.

Se un narcisista covert ha frequentato la terapia per diversi anni senza mai affrontare o riconoscere questi tratti in sé stesso, è probabile che abbia sviluppato sofisticate strategie di evasione e manipolazione. Può, ad esempio, guidare la terapia in direzioni sicure, evitando aree di vulnerabilità personale. Può anche sfruttare la sua conoscenza della terminologia e dei concetti terapeutici per dare l’impressione di introspezione e autoconsapevolezza, anche se in realtà sta evitando le questioni più profonde.

Per il terapeuta che lavora con un collega con queste caratteristiche, è essenziale rimanere ancorato alla propria formazione, esperienza e intuito clinico, e non lasciarsi intimidire o manipolare dalla posizione o dall’esperienza apparente del paziente.

Un covert potrà riconoscere che il partner “vittima” ha visto giusto, connettendo tra loro gli episodi passati e giungendo a razionalizzare la reale struttura di personalità che ha prodotto quei comportamenti che ha subito dal covert?

Il riconoscimento da parte di un narcisista covert delle proprie problematiche e dell’accuratezza delle percezioni del partner “vittima” dipende da diversi fattori, tra cui la gravità del narcisismo, l’intensità della ferita narcisistica, e le circostanze attuali della vita del narcisista. Ecco alcune possibili reazioni e considerazioni:

  1. Difesa e negazione: Inizialmente, la reazione più comune potrebbe essere la negazione. Il narcisista covert potrebbe rifiutare l’accuratezza delle osservazioni del partner, minimizzare i problemi o deviare la colpa.
  2. Rabbia e ferita: Se il narcisista covert si sente attaccato o esposto, potrebbe reagire con rabbia o ferita. Questo può servire come meccanismo di difesa per proteggere il suo fragile senso di sé.
  3. Auto-riflessione temporanea: In alcuni casi, e spesso a seguito di una crisi o di un evento significativo, il narcisista covert potrebbe avere un momento di chiarezza in cui riconosce alcune delle proprie problematiche. Tuttavia, questa auto-riflessione potrebbe essere temporanea e può non tradursi in un cambiamento duraturo senza un intervento terapeutico appropriato.
  4. Manipolazione: Potrebbero usare la nuova consapevolezza del partner come un altro mezzo per manipolare, fingendo una sorta di epifania o promettendo di cambiare, ma senza un vero impegno o intenzione di farlo.
  5. Vera introspezione: Anche se raro, è possibile che un narcisista covert, di fronte alle prove e alle testimonianze autentiche da parte di un partner o di altre persone care, inizi a riconoscere e ad affrontare le proprie problematiche. Questo richiede una grande capacità di introspezione e il desiderio di cambiare.

Il vero cambiamento richiede il riconoscimento delle problematiche, la responsabilità per il proprio comportamento, e un impegno per il lavoro terapeutico. Mentre è possibile per un narcisista covert giungere a questo punto, spesso richiede un catalizzatore significativo e il sostegno di un terapeuta esperto.

Per il partner “vittima”, è essenziale proteggere se stessi e valutare se la relazione è salutare e soddisfacente. In molti casi, potrebbe essere necessario considerare la terapia individuale o di coppia per affrontare le problematiche della relazione e garantire il proprio benessere.

Il covert riesce, applicando le sue tattiche usuali, compreso quella di mentire anche a sé stesso, a non accumulare mai abbastanza motivazione ad affrontare un cambiamento. Quali sono le considerazioni che in questo caso possiamo fare?

La dinamica tra un narcisista covert e il suo partner è complessa e multi-dimensionale. Mentre il narcisista covert può, in effetti, essere visto come una vittima delle sue circostanze passate e delle ferite infantili, il partner deve bilanciare questa comprensione con la propria autotutela e il proprio benessere. Qui ci sono alcune considerazioni e passaggi da tenere a mente:

  1. Empatia e Comprensione: È vero che molte persone con tratti narcisistici, inclusi quelli covert, possono avere vissuto traumi o avversità nell’infanzia che contribuiscono al loro modo di essere. Essere empatici e comprensivi verso questa realtà può aiutare nel processo di comunicazione e nella gestione dei conflitti.
  2. Autotutela: Anche se il narcisista covert può essere visto come una “vittima” in un certo senso, ciò non giustifica o scusa comportamenti abusivi o manipolativi. Il partner deve assicurarsi di proteggere la propria salute mentale, emotiva e fisica. Questo potrebbe significare stabilire confini chiari, cercare il supporto di terapia o consulenza, o in alcuni casi considerare se la relazione sia sostenibile a lungo termine.
  3. Responsabilità: Mentre si può avere empatia per le origini del comportamento del narcisista covert, è essenziale riconoscere che gli adulti sono responsabili delle proprie azioni. La comprensione del passato di una persona può spiegare il suo comportamento, ma non lo scusa.
  4. Valutare la Propria Posizione: Il partner deve riflettere su ciò che vuole e ha bisogno in una relazione. Se percepisce di essere costantemente manipolato, trascurato o abusato, potrebbe essere il momento di valutare se la relazione sia veramente nell’interesse del proprio benessere.
  5. Terapia e Supporto: La terapia individuale o di coppia può essere una risorsa preziosa. Un terapeuta può fornire una prospettiva esterna, strumenti e tecniche per affrontare i problemi, e un luogo sicuro per esplorare i propri sentimenti e preoccupazioni.

In conclusione, quando un partner deve decidere come agire nei confronti di un narcisista covert, deve bilanciare l’empatia e la comprensione con la propria autotutela e il proprio benessere. Ogni situazione è unica e può richiedere una combinazione di comprensione, comunicazione, confini chiari e, in alcuni casi, distacco.

Cosa possiamo dire della difficoltà di accumulare sufficiente motivazione per il cambiamento e di come i meccanismi interni contribuiscano a questo nel covert?

Hai ragione, scusa per la dimenticanza. L’accumulo di motivazione per il cambiamento è un aspetto fondamentale da considerare nel contesto del narcisismo covert. Vediamo, dunque, come i meccanismi interni del narcisista covert possano contribuire a questa mancanza di motivazione:

  1. Difesa del falso Sé: La creazione di un falso sé è un meccanismo di difesa che il narcisista covert utilizza per proteggersi dalle ferite del passato. Riconoscere la necessità di cambiare significa ammettere che il falso sé non è reale, il che può essere una prospettiva devastante e terrificante per il narcisista.
  2. Evitamento della ferita narcisistica: Il narcisista covert evita la ferita narcisistica a tutti i costi. Ammettere i propri errori o difetti potrebbe causare una profonda vergogna e umiliazione; pertanto, o può esistere una resistenza interna forte all’idea di cambiamento.
  3. Rigidità cognitiva: Il pensiero narcisistico può essere rigido e limitato. Questa rigidità rende difficile per il narcisista covert vedere le cose da una prospettiva diversa e riconoscere la necessità di cambiare.
  4. Mancanza di insight: Molti narcisisti covert non hanno una chiara comprensione o insight riguardo alla portata dei loro comportamenti e dell’impatto di questi sugli altri. Questa mancanza di consapevolezza riduce la motivazione al cambiamento.
  5. Strategie di manipolazione: Se un narcisista covert è abituato a manipolare gli altri per ottenere ciò che vuole, potrebbe non vedere alcuna ragione reale per cambiare, specialmente se queste strategie hanno avuto successo in passato.
  6. Nega o minimizza: Una tattica comune è negare o minimizzare l’esistenza di un problema. Se un narcisista covert può convincere sé stesso e gli altri che il problema non esiste o non è “così grave”, la necessità di cambiare diventa irrilevante ai suoi occhi.
  7. Dipendenza dal Rifornimento Narcisistico: Il narcisista covert dipende dal rifornimento narcisistico (adulazione, attenzione, riconoscimento) per la propria autostima. Affrontare i propri problemi potrebbe rischiare di ridurre o interrompere questo rifornimento.

In effetti, la motivazione al cambiamento è un percorso complesso per il narcisista covert, poiché molti dei meccanismi di difesa e modelli di comportamento che utilizza sono radicati in profonde ferite e paure. La consapevolezza di queste dinamiche e la loro considerazione possono essere fondamentali per chi interagisce con un narcisista covert o cerca di aiutarlo.

Quali sono i criteri per la diagnosi riportati in letteratura scientifica?

La diagnosi del Disturbo Narcisistico di Personalità (NPD) è codificata nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), che è una delle principali risorse utilizzate dai professionisti della salute mentale per la diagnosi dei disturbi mentali. Secondo il DSM-5, ci sono criteri specifici per diagnosticare il Disturbo Narcisistico di Personalità. Ecco i criteri:

Una pervasiva modalità di grandiosità (nelle fantasie o nel comportamento), bisogno di ammirazione e mancanza di empatia, presente all’inizio dell’età adulta e presente in vari contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti criteri:

  1. Ha un senso grandioso della propria importanza (es., esagera le proprie prestazioni e i propri talenti, si aspetta di essere riconosciuto come superiore senza proporzionate realizzazioni).
  2. È preoccupato di fantasie di successo illimitato, potere, brillantezza, bellezza o amore ideale.
  3. Crede di essere “speciale” e unico e di poter essere compreso solo, o di dover associarsi, a persone (o istituzioni) speciali o di elevato status.
  4. Richiede un’eccessiva ammirazione.
  5. Ha un senso di diritto, cioè aspettative irragionevoli di trattamenti particolarmente favorevoli o di aspettarsi automaticamente che le proprie aspettative siano soddisfatte.
  6. È sfruttatore nelle relazioni interpersonali, cioè prende gli altri in considerazione in termini di ciò che possono portare a lui o lei.
  7. È privo di empatia: è riluttante a riconoscere o identificarsi con i sentimenti e le esigenze degli altri.
  8. È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri siano invidiosi di lui.
  9. Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti, superbi.

La diagnosi del Disturbo Narcisistico di Personalità richiede una valutazione dettagliata da parte di un professionista della salute mentale. Anche se il termine “covert” non appare direttamente nel DSM-5, la letteratura e la pratica clinica hanno identificato che ci sono alcune varianti o sottotipi di narcisismo, compreso il narcisismo “overt” (aperto) e “covert” (nascosto). Il narcisismo “covert” tende a manifestarsi in modi più sottili rispetto all’overt, ma i criteri di base del disturbo sono comunque presenti.

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