Sesso, due coppie su tre non provano più passione e cercano incontri extraconiugali

“Con le relazioni extraconiugali, ho ripreso contatto con la mia sessualità dopo una lunga carenza di sesso nel matrimonio. Mi sono sentita voluta dopo essermi sentita brutta per troppo tempo”. Sono le parole di Rita (nome di fantasia), una donna di 52 anni a cui fanno eco quelle di Laura, 36 anni, che dice: “Nel mio matrimonio, ho molto più desiderio di sesso di mio marito, e quando abbiamo il tempo di farlo davvero, lui non soddisfa le mie esigenze”.

Voci di donne che ormai vivono un matrimonio o un rapporto di coppia senza sesso raccolte nel Sex report realizzato da Ashley Madison, piattaforma internazionale per chi è alla ricerca di incontri extraconiugali, con oltre 70 milioni di iscritti in tutto il mondo. Chi è insoddisfatto del sesso di routine tipico di molte coppie sposate, infatti, cerca un’alternativa nei comportamenti extradiadici, cioè in relazioni extraconiugali di vario tipo. Comportamenti che sono stati analizzati in uno studio pubblicato di recente da The Journals of Sex Research, rivista accademica della Society for the Scientific Study of Sexuality.

I ‘dead bedrooms’

Sono più diffusi di quanto si possa pensare. I matrimoni o le relazioni di coppia senza sesso, i cosiddetti ‘dead bedrooms’ sono caratterizzati da periodi di astinenza decisamente maggiori di qualche giorno o settimana. Dal report emerge una verità già nota a molte coppie: con il passare del tempo il sesso può rivelarsi monotono (almeno per uno dei due coniugi) e diventa una rarità all’interno del matrimonio. Nel giudicare il sesso all’interno della propria relazione coniugale gli italiani al loro rapporto attribuiscono il voto 2.46, in una scala da 1 a 10, una delle votazioni più basse in tutta Europa, dove le maggiori lamentele arrivano dai tedeschi con un voto di 2.

Matrimoni bianchi

Tra gli italiani, il 64% degli iscritti alla piattaforma di dating non prova più passione nel sesso coniugale e un’analoga percentuale non lo giudica abbastanza frequente. Il 55% lamenta proprio che il partner non prenda più l’iniziativa e la stessa percentuale rivela di non avere mai rapporti sessuali con il coniuge. Per coloro che non fanno più frequentemente sesso coniugale, la questione si protrae da anni. Il 33% degli italiani ha dichiarato di non aver fatto sesso con il coniuge da 1-5 anni, un altro 33% dei rispondenti ha dichiarato da 5-10 anni, e il 17% è andato anche oltre.

Sesso ‘scadente’

Non è solo una questione di frequenza. Infatti, il 45% degli italiani vorrebbe più varietà a letto, mentre il 36% dichiara che il coniuge è riluttante a sperimentare cose nuove e il 18% vorrebbe avere più attenzione verso la soddisfazione dei propri desideri sessuali. “La sensazione è che una volta sposati si consideri il sesso qualcosa di troppo leggero, quasi adolescenziale, mentre il matrimonio impone un ruolo serio, che pesa a chi lo ‘recita’ e a chi lo subisce”, spiega Marinella Cozzolino, psicologa, sessuologa clinica e presidente dell’Associazione Italiana Sessuologia Clinica. “Da quel ruolo di padre o madre di famiglia tutto d’un pezzo si scappa attraverso il tradimento, che è un gioco. Il sesso è il divertimento degli adulti. E molti, ad una certa età, si vergognano proprio di giocare e divertirsi”.

Riscoprire i propri desideri

Se l’assenza di rapporti sessuali con il proprio coniuge è il fattore principale per cui gli iscritti italiani al sito hanno deciso di tradire (36%), il 27% di loro ha risposto di volersi sentire ancora attraente e avere fiducia nel proprio sex appeal. Attraverso il tradimento, ben il 46% degli italiani ha scoperto di avere una libido più alta di quanto pensasse inizialmente. Inoltre, il 15% ha capito che non ha mai smesso di provare piacere con il sesso, ma ha semplicemente smesso di provarlo con il proprio/a marito/moglie.

Liberare le fantasie sessuali

Tra le nuove abitudini sessuali adottate con il partner nell’ambito di un love affaire extraconiugale, provare nuove posizioni è la richiesta principale per il 69% degli italiani. A seguire il 38% ama usare sex toys nella coppia. Tra le altre preferenze seguono: alimentare il desiderio a distanza e scambiarsi immagini di nudo (38%); sperimentare giochi di ruolo (31%); darsi piacere a vicenda con il partner attraverso la masturbazione (23%); esplorare il sesso con più partner (15%).

“Sembra paradossale, ma molto frequentemente all’interno del matrimonio, fra coniugi, è sempre più forte la paura di essere giudicati riguardo al sesso e ai desideri che lo governano”, spiega Cozzolino. “Sia gli uomini che le donne nascondono al partner i propri desideri sessuali e le cose di cui hanno bisogno per sentirsi appagati. Il sesso necessita di libertà di espressione, innanzitutto. Questa libertà è propria dei rapporti extra coniugali. Mi è capitato spesso in terapia di sentire il disagio di uomini che non desideravano tradire la partner ma che necessitavano, per eccitarsi, di poter pronunciare durante l’amplesso frasi o termini, considerati troppo sconci dalle loro mogli”.

La ricerca scientifica

A indagare sui comportamenti extradiadici (cioè esterni alla coppia) per cercare di capire come siano influenzati da età, genere, identità sessuale e consenso del partner primario sono stati di recente i ricercatori delle Università del Minnesota e della Luisiana che hanno effettuato uno studio scientifico su un campione di 2800 iscritti alla piattaforma di incontri extraconiugali. Analizzando i dati è emerso che le donne e le persone di età più avanzata hanno riferito di aver tenuto comportamenti infedeli più frequentemente degli uomini e degli intervistati più giovani.

Tre le categorie della tipologia di comportamenti: emotivo/affettivo, con condivisione di segreti, scambi di regali e l’instaurazione di un rapporto di supporto emotivo; tecnologico/online, che si limita alla navigazione e chat tra gli utenti con sexting; sessuale/esplicito con scambi di baci, rapporti sessuali e sesso orale. Il comportamento più frequentemente registrato è stato tecnologico/online, seguito da sessuale/esplicito e da emotivo/affettivo.

Gli effetti sulla relazione primaria

Dall’indagine emerge anche che non tutto il male viene per nuocere. Infatti, il 29% degli iscritti ha dichiarato che la loro relazione primaria è migliorata dopo la loro iscrizione alla piattaforma e l’inizio di una relazione secondaria. Il miglioramento nella relazione primaria è stato più significativo tra gli iscritti il cui partner primario era consapevole e accettava l’utilizzo di un sito di incontri rispetto a quelli il cui partner non aveva dato il consenso. Insomma, i matrimoni non sono (sempre) una causa persa e secondo gli esperti l’infedeltà può rendere il sesso di “routine” a casa meno noioso, oppure rendere la completa assenza di sesso un po’ meno frustrante.

Dal report emerge, infatti, che il 30% degli iscritti alla piattaforma di incontri ritiene di poter replicare il sesso extraconiugale con il proprio/la propria coniuge con lo stesso livello di soddisfazione. Inoltre, il 46% dichiara di avere una migliore consapevolezza di sé stesso/a e il 23% ha accresciuto la propria autostima a vantaggio anche della relazione coniugale. Inoltre, il 76% ha relazioni extraconiugali a lungo termine.

Il sesso come strumento di salute

Dimenticarsi del sesso, in effetti, non è una buona cosa anche dal punto di vista della salute e del benessere psicologico: “Quando si parla di sesso, spesso, ci si riferisce, sbagliando, solo ed esclusivamente al rapporto sessuale in senso stretto, in parole semplici alla penetrazione”, spiega Cozzolino. “Il rapporto sessuale implica molto di più. Innanzitutto, una relazione tra due persone. Essere dentro una relazione, sentirsi parte di qualcosa è, di certo, il primo elemento di benessere della sessualità. Un rapporto sessuale prevede una scelta, l’essere stati scelti e quindi desiderati. Il desiderio dell’altro è enorme fonte di autostima. La relazione sessuale prevede, inoltre, seduzione e corteggiamento che, a loro volta, implicano il prendersi maggiormente cura di sé, dall’igiene all’intimo, all’abbigliamento”.

Più energia vitale

Diversi studi hanno dimostrato che una vita sessuale positiva migliora la salute del cuore, il sistema immunitario e la forma fisica in generale, aumenta anche la felicità e allevia lo stress: “Avere un rapporto sessuale significa rinnovare e pulire l’energia più potente che abbiamo: l’energia vitale è l’energia sessuale”, prosegue la psicologa. “Da cosa prendiamo l’energia utile ad affrontare le nostre giornate? Dalla carica che ci dà una vita sessuale sana e soddisfacente. Ecco perché non sorprende la scelta delle persone di rivolgersi ad alternative come siti di incontri o di andare alla ricerca di rapporti extraconiugali, quando nella loro vita viene meno il sesso”.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

it_ITItaliano