Partecipare ad un concorso per Dirigente Psicologo

I posti a concorso per incarichi a tempo indeterminato per Dirigente Psicologo sono numericamente esigui tuttavia, rappresentano reali opportunità di lavoro.
L’esperienza di partecipazione ad un concorso è altamente formativa e interessante per diverse ragioni:

  • rappresenta una reale opportunità di ricoprire un ruolo di rilievo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN);
  • permette di verificare il livello di preparazione professionale;
  • costituisce un’occasione di auto-aggiornamento;
  • offre la possibilità di approfondire la conoscenza delle impostazioni teorico-metodologiche studiate in contesti puramente accademici.

È opportuno, inoltre, non sottovalutare l’importanza dell’inserimento lavorativo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), anche attraverso gli avvisi pubblici per incarichi a tempo determinato, poiché la collaborazione con le ASL permette di:

  • accumulare punteggi nel caso di superamento delle prove di un concorso per la stabilizzazione del personale o per l’assunzione a tempo indeterminato;
  • costruire o potenziare la propria rete professionale;
  • sperimentare metodologie di lavoro diverse da quelle che caratterizzano quello svolto nello studio privato;
  • acquisire competenze e conoscenze circa le strutture presenti sul territorio e le procedure necessarie per l’accesso dei pazienti. La conoscenza delle strutture e delle procedure è utile nei casi in cui anche, durante lo svolgimento del lavoro libero-professionale, si ravvisi la necessità di indirizzare le persone seguite verso il servizio pubblico.

In conclusione, lo studio per la preparazione di un concorso pubblico rappresenta un esperienza formativa ad ampio raggio.

Quali sono le difficoltà

La partecipazione ad una selezione pubblica può apparire complicata o poco conveniente per una serie di motivi: la distanza da casa dell’eventuale luogo di lavoro, la precarietà (nel caso degli avvisi pubblici) e, soprattutto, la difficoltà di superare le prove. 
Pur a fronte delle diverse considerazioni circa gli elementi che possono arrecare dei disagi, il concorso rappresenta una reale opportunità offerta dal contesto lavorativo in cui può inserirsi uno psicologo.
Tra le principali difficoltà di tipo pratico è innegabile che si rintracci l’assenza dell’indicazione di un programma da seguire nella preparazione delle prove; da tale circostanza consegue, infatti, potendo le domande riguardare moltissimi argomenti, che risulti problematico orientarsi su cosa e come studiare.
La maggior parte dei partecipanti ai concorsi, inoltre, già lavora, pertanto il tempo da dedicare allo studio è ridotto rispetto all’impegno che richiede un concorso, il quale è di molto superiore in confronto a quello sperimentato per sostenere gli esami universitari o richiesto durante la specializzazione.

Come superare le difficoltà

È importante assumere un atteggiamento aperto e non veicolato da pregiudizi circa l’impossibilità di superare le prove.
Occorre, inoltre, redigere un piano degli argomenti da studiare, funzionale a conseguire una preparazione ampia e una conoscenza dettagliata delle tematiche individuate.

Lo stesso piano dovrà essere sviluppato considerando che la maggior parte dei contenuti sono già presenti nel bagaglio di conoscenze che uno psicologo ha acquisito nel corso della propria formazione e della vita professionale ma, deve essere richiamata, approfondita e memorizzata.

Per scegliere i temi sui quali concentrarsi, è necessario fare riferimento a tutte le attività che un dirigente psicologo, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, deve svolgere e alle conoscenze e competenze che deve possedere per ricoprire un profilo di elevata professionalità e afferente alla funzione dirigenziale.

Rientreranno, pertanto, nello studio personale i principali modelli teorici, gli aspetti clinici, gli strumenti diagnostici, la nosografia ma, anche, gli aspetti normativi e organizzativi del Servizio Sanitario Nazionale stesso.

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